domenica 24 febbraio 2013

Pesce tonnato

Non so più che inventare per imporci di mangiare pesce. Visto che a noi non piace, salvo rare eccezioni (come la tartare di tonno rosso).
Sicchè ho provato a "tonnare" della pescatrice - che di pesce sa pochissimo - e accompagnarla con gamberetti e salsa di avocado. Il risultato é stato soddisfacente. Nel doppio senso: il piatto era gustoso e a me e al marito riottoso é piaciuto. Abbastanza a lui, molto a me.  Il pesce e i gamberi sono solo stati lessati assieme a molte fette di limone e del sale. La salsa tonnata é stata la classicissima maionese, tonno e capperi frullati. La salsa di avocado é stata fatta con polpa, succo di limone e sale passati al minipimer. Tocco finale: erba cipollina tagliuzzata qua e là assieme a capperi interi. Insalata e frutta e il pasto era pronto.

giovedì 21 febbraio 2013

Sfoglia con gorgonzola, pere e noci

  Con un'insalatina e un frutto é un piatto unico leggero e comunque sostanzioso. Nella pasta a sfoglia che ho comperato ho ritagliato dei triangoli e li ho farciti con gorgonzola dolce, cubetti di pere, noci sminuzzate e qualche "straccetto" di prosciutto cotto. Ho chiuso sigillando anche coi rebbi della forchetta e ho pennellato con uovo sbattuto. In forno per 20 minuti circa. La pasta sfoglia é bene appiattirla un pochino e bucherellarla affinchè non gonfi - come é successo a me.

sabato 16 febbraio 2013

Coniglietto saporito

   A noi, me e mio marito, piace il coniglio (mamma grida allo scandalo, lei non mangia da anni né agnellini, né coniglietti) e questa ricetta é nuova e davvero saporita.
L'occorrente per due-tre persone:
tre dorsi di coniglio
tre fegatini di coniglio
2 spicchi di aglio
2 foglie di alloro
1 cucchiaio di senape media
timo, sale, pepe, olio, aceto
In un po' di olio si fa dorare la carne (in forno o in padella), si sala e si pepa. Nel frattempo, si fanno bollire i fegatini con aglio, timo, alloro. Devono essere ricoperti di acqua e vanno cotti per almeno un quarto d'ora. Poi si tolgono erbe e aglio (o se ne lascia un piccolo spicchio se il sapore non dispiace) e si riducono i fegatini a purea usando il passaverdure. Si aggiunge la senape e dell'aceto (a piacere), si mescola bene, si assaggia e se il gusto é quello desiderato si versa sul coniglietto caldo. Che ve ne pare?

martedì 12 febbraio 2013

La squisita torta con gli ultimi mandarini

  E' facile, facile e veloce. E' squisita e, come dice la mia amica che me la ha ispirata, dietetica. Perchè non ha burro, nè farina. Ed é proprio buona. Dunque, ecco quel che occorre per 6 o più persone:
4 mandarini (non mandaranci che sono meno profumati)
4 piccole uova
2 etti o poco meno tra mandorle e pistacchi trituratissimi
150 g di fruttosio (o zucchero)
1 bustina di lievito vanigliato
un bicchiere di liquore Mandarinetto
+ zucchero al velo e altri spicchi di mandarino per decorare se si vuole
I mandarini ben lavati si immergono in abbondante acqua e si fanno bollire per circa 45 minuti. Controllare dopo mezz'ora che l'acqua non finisca e faccia bruciacchiare i mandarini. Poi, si lasciano raffreddare. Nel frattempo si montano le chiare a neve e si montano i tuorli con lo zucchero. Si tagliano in quattro i mandarini e si tolgono i noccioli. Polpa e buccia si fanno frullare fino a che diventano crema. Poi si unisce delicatamente tutto (tranne il liquore) e si inforna. Cottura: 40 minuti a 180°. Consiglio di controllare: se scurisce troppo, coprire con carta metallizzata e proseguire la cottura. Una volta fredda e sformata, io ci ho versato sopra il liquore. Non é indispensabile ma dà alla torta ...più sprint. Zucchero al velo sopra e/o qualche spicchio di mandarino a darle colore, magari rosolato nello zucchero.

sabato 9 febbraio 2013

Nonna li chiamava "moscardini"...

Non so perchè nonna intitolasse così, col nome "Moscardini", la ricetta che ho ritrovato su uno dei suoi tanti appunti. Comunque, ho provato a farli ed eccoli qua. Avrei una critica da fare alla mia adorata nonnetta: prescrive ostie su cui poggiare l'impasto di questi gustosi biscotti. Non riesco a capire perchè, non servono...
Dunque, l'occorrente:
330 g mandorle tostate triturate finemente
330 g zucchero o fruttosio
120 g cioccolato fondente grattugiato
5 tuorli e una chiara
un cucchiaino raso di cannella
Si impastano tutti gli ingredienti e si dovrebbero appoggiarne piccole quantità  su delle ostie da cucina. Io l'ho fatto ma per scoprire che su carta forno vanno benissimo ugualmente. Poi si cuociono in forno a 180° per 10-15 minuti o finché siano belli dorati.

sabato 2 febbraio 2013

Insalata dolceamara

Un'insalata allegra condita con olio, limone e sale e fatta di radicchio trevisano - un po' amarognolo e quindi a me piace tanto - uvetta tenuta nell'aceto balsamico per una mezz'ora e pinoli. Sarebbe un antipasto o un contorno ma a me ha fatto da cenetta...

Le navettes della tradizione

Questi biscotti non sono particolari ma li posto per amore delle tradizioni. Non nostrane bensì francesi. Le navettes de Saint Victor si fanno a Marsiglia per il giorno della Candelora. Che è il 2 febbraio. Per festeggiare il fatto che "dall'inverno semo fora" si impastano 350 g di farina, un cucchiaio colmo di zucchero vanigliato, 160 g di zucchero,  una presa di sale, due piccole uova, 5 g di lievito secco, 50 g di burro morbido e un cucchiaio di acqua d'arancio. Si formano le "barchette" e si fanno cuocere per 15 minuti - non di più - al forno a 180° dopo averle pennellate con burro fuso.