martedì 30 novembre 2010

Bolle di pane


















Ho chiesto alla panettiera (una delle poche, rarissime panettiere che hanno realmente il forno accanto al negozio) mezzo chilo di pasta per il pane. A casa ne ho fatto pallottole, poi le ho tirate appena, formando dischetti. Li ho fatti riposare e li ho fritti. Si sono gonfiati ben bene e, appena tirati su e scolati, li ho aperti e farciti con del gorgonzola. Meraviglia delle meraviglie!

sabato 27 novembre 2010

Bavarese all'amaretto stile cheese cake























Ingredienti per 6-8 persone
500 g latte intero
350 g panna liquida
4 tuorli
100 g zucchero
60 g amaretti
100 g savoiardi
50 g burro
100 g liquore Amaretto di Saronno
buccia grattugiata di limone
25 g farina
3 fogli gelatina
50 g cioccolato da fondere e burro
Sbriciolare savoiardi e amaretti e unirli a 50 g di burro liquefatto e a 50 g di liquore. Con questo impasto "pavimentare" uno stampo (foderato da carta forno bagnata e strizzata, così si è sicuri di sformare la bavarese alla fine dell'opera) e metterlo a gelare. Fare bollire 450 g di latte e nel frattempo montare i tuorli e lo zucchero con un pizzico di sale. Poi unire la buccia del limone e la farina. Diluire con il restante latte freddo e mettere al fuoco mescolando costantemente e facendo scendere a filo il latte caldo. Sciogliere la gelatina in 50 g di liquore e unirla alla crema. Montare  la panna e unirne due terzi una volta che la crema si sia raffreddata. Riempire lo stampo e mettere in frigo per qualche ora. Al momento di servire, fare fondere il cioccolato con una nocciolina di burro, capovolgere la bavarese e spalmarlo sopra. Fare raffreddare e decorare con la restante panna montata (tenuta in frigo, regge!) e volendo con un residuo amaretto.
E' una delizia. Ma detto da me non vale. Io mi vendo per qualsiasi dolce. Tranne quelli lievitati e quelli al cioccolato. Me li mangio ma non li apprezzo... 

venerdì 26 novembre 2010

Involtini, che passione!


















Ingredienti per 4 persone
12 fettine di lonza di maiale
salsiccia a metro
5-6 cucchiai di pangrattato
farina
vino bianco
olio, burro
1 piccolo spicchio di aglio, 3-4 foglie di salvia
sale, pepe, peperoncino in polvere

Bisogno ripulire bene e battere leggermente le fette di carne. Devono essere sottili. Si trita fine la salvia e l'aglio e si uniscono al pangrattato, peperoncino, sale e pepe. Con questa panatura si ricopre un lato delle fettine di carne e si pressa un po'. Sopra si piazza per il lungo la salsiccia "spremuta" dalla pellicina che la ricopre (non l'ho pesata ma direi che era lunga circa 80 cm in totale). Quindi, si avvoltola la fettina e il rotolino si passa nella farina. In padella olio e burro (io ho aggiunto altra salvia) e si rosolona gli involtini sfumando con il vino bianco.
Sarà una fissa ma se ho della carne davanti non posso fare a meno di farcirla. E poi la carne di maiale mi piace molto. Sicché il blog è pieno di involtini e carne di maiale... Comunque la ricetta è molto appetitosa.

giovedì 25 novembre 2010

Sedanini ai carciofi















Ingredienti per 3 persone
240 g sedanini
6 carciofi
1 tazza di panna
brodo
2 spicchi di aglio, abbondante prezzemolo
parmigiano grattugiato
worcestershire sauce

Mettere al fuoco il brodo in cui cuoceranno pasta e carciofi. Pulire questi ultimi e ridurli a spicchietti. La pasta deve essere del tipo che in 10 minuti è cotta poichè i carciofi lo sono dopo appunto questa manciata di minuti. Al bollore buttare i due ingredienti. Mentre cuociono riscaldare panna, aglio, prezzemolo (ovviamente tritato) e un bicchierino di worchester. Scolare la pasta, togliere l'aglio dalla panna e condire aggiungendo abbondante parmigiano.

mercoledì 24 novembre 2010

TIPS

Se volete conservare
a lungo il pesto, anche
in freezer, non mettete
il formaggio se non
al momento dell'uso.
Altrimenti questo,
fermentando, lo
danneggia. E se usate
le noci, spellatele. Se no
la buccia lo renderà amaro.

sabato 20 novembre 2010

Paté senza burro


















Ingredienti per 6-8 persone
100 g carne trita sceltissima
150 g fegatini di pollo
50 g panna liquida
1 piccolo scalogno, alloro
cognac o marsala
farina
olio, burro, sale e pepe

In un pochino di olio si fa disfare un piccolo scalogno. Si aggiunge una foglia di alloro, la carne e i fegatini e si portano a cottura sfumando con cognac o marsala. Poi si spolverano di farina, si mescola bene e si aggiunge la panna. Dopo pochi minuti l'impasto è pronto per diventare paté. Si toglie l'alloro e si frulla bene. Voilà, è fatto. Si serve spalmato su crostini, in una ciotolina o a pacco regalo.
Quanti rinunciano al paté per via del burro? Ecco a loro in regalo un paté senza. Parentesi: il fiocco l'ho realizzato con una mousse di tonno e caprino che avevo appena ricevuto in dono da un'amica. Tenuta in frigorifero e introdotta in una siringa con l'imboccatura piatta mi ha permesso di "impacchettare" il mio paté.

giovedì 18 novembre 2010

Le mandorle che porta Gae















Ingredienti
200 g mandorle non pelate
180 g zucchero semolato
1 cucchiaio cacao amaro

Bagnare le mandorle e metterle in una pentolina (dove stiano abbastanza allargate) con lo zucchero. A fuoco basso, fare cuocere per circa dieci minuti mescolando continuamente. Verso la fine aggiungere il cacao. Lo zucchero non deve sciogliersi come per un croccante ma aderire alle mandorle. Versarle su carta da forno per farle seccare del tutto e comunque raffreddarle prima di invasettarle. Che brutto 'sto verbo!
Il titolo è dovuto al fatto che la mia cara amica Gae (io non ho tante amiche e lei è una di queste poche) viene spesso a cena portando vassoi colmi di queste deliziosissime mandorle. Che io credo lei faccia così ma la ricetta me l'ha data una vicina...

mercoledì 17 novembre 2010

Crostini per Magali


















Ingredienti per una decina di crostini
700 g milza bovina - 1,50 hg prosciutto crudo - 2 limoni - vino bianco, olio
pasta d'acciughe, burro - salvia, prezzemolo, aglio - pane casereccio

Lo so che certe foto vi faranno un po' senso e che entusiasmeranno solo la mia amichetta Magali... Però, questi crostini sono così buoni che non posso fare a meno di farvi vedere come si fanno e darvi la ricetta. L'unico problema è sfibrare la milza. Si appoggia su un tagliere, la si taglia da un capo, con una mano la si tiene e con l'altra, con un coltello usato dalla parte opposta alla lama, si comincia a premere e a strisciare facendo fuoriuscire la poltiglia di sangue. Questa si metterà in una pentola ricoprendola appena di vino bianco. Assieme va un trito di prosciutto, una foglia di salvia, abbondante prezzemolo, uno spicchio o più di aglio e una cucchiaiata di olio buono. Poi si fa cuocere a fuoco dolce per poco più di un quarto d'ora. Si unisce il succo di un limone o più (il resto serve per decorare), circa 8 cm di pasta d'acciughe, una nocciolina di burro e si mescola ben bene. E' pronto. Il pane affettato lo si può fare tostare appena.
Sono buonissimi. Nonna diceva che sono migliori il giorno dopo, cioè freddi. Non so se sia una ricetta marchigiana, ma comunque centrale lo é. Credo di avere visto in menu, in Toscana, di crostini di "finta beccaccia" che di beccaccia appunto non avevano che il nome. Insomma, la milza, o meglio l'idea della milza da pappare, piace solo a Magali, la micetta del blog Pates et pattes... Per chi non l'avesse mai vista, eccola.

lunedì 15 novembre 2010

Torta di pere e mele al latte e Porto


















Ingredienti per 8 persone
500 g mele golden
500 g pere forelle
150 g farina con lievito
150 g zucchero di canna + due cucchiaiate
3 uova
scorza e succo di un limone
1 dl di latte e 2 dl di Porto
un pizzico di sale

Sbucciare e affettare la frutta e versare il succo che avranno formato sopra. A parte mescolare bene la farina con lo zucchero, il sale, la scorza del limone, le uova, latte e Porto. Versare questa pastella in una tortiera rivestita di carta forno e poi con delicatezza sistemarci le fette di frutta formando motivi circolari o lineari come ho fatto io. Spolverizzare con lo zucchero rimanente. Cuocerà in forno a 180° per 50 minuti circa.
Ammetto che questa ricetta me l'ha ispirata una food blogger che però non ricordo più! Le mele che passione! Sono un po' come le patate, dovrebbero costare dieci volte tanto per essere apprezzate a dovere. Non siete di questo parere?

Pennette saporite con bottarga


















Ingredienti per 6 persone
600 g pennette lisce
100 g bottarga
prezzemolo, aglio, peperoncino
olio (un bicchiere)

Sempre per compiacere il marito appassionato di bottarga... Si fa un trito di prezzemolo abbondante e si mette in padella con olio, due spicchi di aglio e un peperoncino. La bottarga si grattugia grossolanamente. Cotta la pasta, si fa spadellare. Si toglie aglio e peperoncino e si serve spargendo la bottarga sopra.
Insisto nel dire che la suddetta bottarga mi fa....schifo! Ma a molti piace e quindi, se siete della partita, provate.

sabato 13 novembre 2010

Lingua alla portoghese


















Ci vogliono fettine di lingua salmistrata (1 etto basta per due), due arance, qualche oliva nera, aglio, olio e sale. La lingua disposta nel piatto va irrorata di succo di un'arancia per una notte. Intanto, in un bicchierino di olio evo va tenuto un bello spicchio di aglio un po' schiacciato per lo stesso tempo. Quindi, si affetterà la seconda arancia, la si piazzerà sopra la lingua, si condirà il tutto con del sale e l'olio privato dell'aglio. Questa ricettina ce l'ho nel mio primo quaderno da un secolo e mezzo. Non mi ricordo da dove arrivasse. Non è niente male.

venerdì 12 novembre 2010

Ah, mi ricordo in Dubai...


















La mia nuova web amica del blog Araba felice (davvero tra i più carini che ci siano in circolazione) parla di una visita in Dubai. Il che mi ha ricordato di un viaggetto laggiù durante il quale sono stata a cena alla famosa Vela. Qui, nel ristorante di mezzo (ovvero non il più caro, nè il meno caro) la cena era "a stanze". Una per le specialità giapponesi, una per quelle internazionali, una per i frittini (se non mi ricordo male) etc etc. Una era dedicata ai dolci. E qui ho trovato questa fontana da cui scendeva cioccolato in continuo. Ciascuno aveva a disposizione - come si nota nella foto - degli spiedini di frutta per lo più da intingere e farsi il proprio piattino. Una cosa da Mille e una notte. Anche se mi dicono che qui a Milano - forse all'hotel Bulgari - c'è una stanza con le pareti di cioccolato. Dubito che la vedrò mai: sicuramente ha prezzi da emiri!

giovedì 11 novembre 2010

Il ricettario Amish (3)

Carino? Ecco da dove ho tratto il dolcetto di ieri! E non sarà l'unica
ricetta che gli ruberò!

mercoledì 10 novembre 2010

Il cartoccio degli Amish


















Ingredienti per 6-8 persone
180 g zucca lessa e ridotta a purea
100 g zucchero e 3 uova sbattute per 5 minuti
70 g farina
60 g noci triturate
1 cucchiaio succo di limone -1 cucchiaino di zenzero in polvere - 2 cucchiai di cannella in polvere
1 cucchiaio di lievito secco - mezzo cucchiaino di sale
per la farcitura e la decorazione:
160 g formaggio tipo philadelphia - 100 g zucchero al velo - 4 cucchiai di burro morbido - vanillina
+
nocciole pralinate e vov

Il procedimento è semplice: si uniscono ben bene tutti gli ingredienti tranne le noci. Si versa l'impasto (che è molto molle) su carta forno messa su una teglia abbastanza ampia. La mia era 32 x 25 cm ma anche più grande può andare bene. Prima di infornare ho sparso le noci che, miracolo, non sono affondate (come io mi aspettavo). Fare dorare a 220° per un quarto d'ora circa. Quindi, si recupera la pasta e la si stende su una salvietta, si arrotola subito e si mette in frigo. Intanto, si assembla il resto e cioé formaggio, zucchero al velo, burro e vanillina. Recuperata la pasta dopo una mezz'oretta, la si svolge e la si farcisce. Poi si forma il cartoccio e lo si chiude nuovamente nella salvietta e si rimette in frigorifero.
Dunque, dunque...il pc non vuole pubblicare la foto del ricettario Amish che mia sorella mi aveva regalato tempo fa (riportato da qualcuno in viaggio negli USA) ma in qualche modo devo farvelo vedere. Forse anche domani? La ricetta non mi ha convinto del tutto tanto che ho aggiunto le mandorle e il vov (entrambi home made, posterò ricettine prima o poi) proprio per renderlo meno "rustico" e dargli un po' più... di sprint. Per servirlo bisogna tirarlo fuori dal frigo almeno mezz'ora prima. I miei ospiti, di nuovo in genere sono gentili e...generosi, hanno detto che era buono. Io ho qualche minima riserva. Forse, allargando la pasta su una teglia enorme e poi arrotolandola - e non accartocciandola - con almeno il doppio di farcitura viene meglio. Chi passa di qui mi dirà.

martedì 9 novembre 2010

Esperimento con pasta per pizza Esselunga















Volevo provare a fare le pizzelle napoletane. Senza però lavorare troppo... Quindi, mi sono "armata" di pasta per pizza Esselunga e ne ho ritagliato dei cerchietti. Li ho stesi appena, due li ho bucherellati coi rebbi della forchetta, il terzo no. Poi li ho fritti. Il terzo si è gonfiato che era una meraviglia, gli altri no. Li ho tagliati in due e farciti con emmental (forse tagliato troppo spesso visto che non si è sciolto completamente), con mortadella (che nella foto non si vede, sic!) e, come per una pizzella, con salsa e parmigiano. Com'erano? Buoni! Li perfezionerò.

domenica 7 novembre 2010

Minestra di passatelli


















Ingredienti per 4-5 persone
100 g pangrattato
100 g formaggio parmigiano grattato
1 uovo medio-grande
la buccia grattugiata di un limone
noce moscata
eventuale olio
+ ovviamente del buon brodo

Questi sono i miei ingredienti. Anzi quelli di nonna. Perché a Fabriano (cittadina della mia famiglia materna) i passatelli erano comuni e ho creduto per tanto tempo che fossero marchigiani. Invece hanno origini romagnole, come testimonia nel suo celeberrimo ricettario il buon Artusi. Con pane, formaggio, l'uovo e il resto si fa un "pastone" (non deve venire un bell'impasto morbido) e su questo si "striscia" il ferro "fattapposta". Però, anche il passapatate - se ha i fori grandi - va bene e sempre l'Artusi dice che si può usare anche una siringa. La sua ricetta n.16 dà ingredienti un po' diversi. Mette pangrattato di peso doppio rispetto al formaggio, due uova e unisce del midollo di bue, indica noce moscata o grattata di limone... Comunque, una volta tuffati nel brodo bollente ci devono restare 4-5 minuti. Se non li conoscete, vi invito a provarli. Ho letto una ricetta da qualche parte che unisce mortadella passata anche lei al passaverdure. Deve essere appetitosa...

giovedì 4 novembre 2010

Maiale al balsamico e radicchio di Verona


















Ingredienti per 2 persone
5-6 fettine di lonza di maiale
due cespi di radicchio di Verona
aceto balsamico
farina
sale e pepe nero (o rosa) in grani)
burro e olio

Infarinare le fettine di carne ben pulite. Farle rosolare in olio e burro. Salarle, unire aceto balsamico quanto piace e il pepe in grani. Io avevo quello nero ma esteticamente sarebbe meglio usare quello rosa. Anche perché il rosa si abbina ai radicchietti che, tagliati in quattro, vanno uniti alla carne e scottati appena un minuto. Altrimenti diventano grigi e mollicci.
Veloci e appetitose queste fettine. Anche a quel noiosino di mio marito sono piaciute molto.

mercoledì 3 novembre 2010

La polenta setacciata va sotto il grill


















Ingredienti per 3-4 persone
1 confezione di polenta precotta
2 hg taleggio morbido
1 bicchiere di panna liquida
4 cucchiai di parmigiano
salsa di pomodoro piccante

Niente di trascendentale ma un'ideuzza forse simpatica. Ho preso una polenta precotta (saranno stati tre etti e mezzo) e l'ho tagliuzzata per passarla poi al passaverdure. Questa "mimosa" di polenta l'ho fatta cadere su un piatto da forno e le ho dato la forma di un nido. Al centro ho piazzato il parmigiano grattugiato e le fette di taleggio. Ho irrorato il tutto di panna e ho messo in forno. A 200° per una ventina di minuti e poi sotto il grill per pochi altri minuti. Una volta fuori, siccome era troppo pallida, l'ho decorata con qualche cucchiaio di salsa al pomodoro che io faccio sempre con un peperoncino, per ciò è saporita.
Come avete letto è una delle tante polente pasticciate però in versione mimosa e finita a abbrustolirsi un attimo sotto il grill. Il che a me è piaciuto...

lunedì 1 novembre 2010

Le fave dei morti


















Ingredienti per circa 15 biscotti
180 g mandorle
90 g farina 00
90 g zucchero
30 g burro fuso
50 g liquore
vanillina
buccia di un limone
+ tuorlo

Si tritano molto finemente le mandorle (o si usa la polvere in commercio) e si uniscono a farina, zucchero,  burro fuso, vanillina, la buccia grattugiata di un limone e il liquore. Nelle mie adorate Marche, almeno al tempo di nonna, questo era il rosolio o il mistrà (mitico liquore all'anice fatto in casa). Oggi c'é chi usa la grappa o il rhum. Io avevo il Cointreau e ho usato quello. Impastare con le mani e formare palline. Schiacciarle col palmo e dar loro una forma ovale. Infornare per circa 15 minuti o poco più a 175°. Qualcuno le pennella di tuorlo, altri dopo la cottura le spolverano di zucchero al velo (ma sono abbastanza dolci da non richiedere affatto quest'operazione).
Per domani dovete farle! E' il giorno dei defunti e nelle Marche si usava - o si usa? - fare le "fave dei morti". Che, per la verità, risalgono all'usanza di offrire dolci a chi veniva a casa dopo un funerale... Comunque sono biscotti molto gradevoli, per tutte le occasioni.