mercoledì 14 luglio 2010

Ricettari (2)















Io ho sempre apprezzato La Cucina Italiana. Forse anche perché ho ereditato da mia nonna quasi cento
numeri (ne ho dagli anni Cinquanta). Questo di cui posto la copertina sotto è del 1956.
Rileggerli ogni tanto è un tuffo nella tradizione gastronomica italiana e nella società italiana del dopo-guerra.
Le ricette erano più laboriose, nessuno si preoccupava di colesterolo o glicemia e tra gli ingredienti vi erano burro, strutto, uova, zucchero in abbondanza. Le prime foto erano in bianco e nero e spesso vi erano le sequenze della preparazione con la "massaia" che eseguiva sorridente la ricetta. Oppure era raffigurata la padrona di casa in procinto di accogliere gli ospiti. Come la bella signora qui accanto (prego notare il mazzo di garofani che - ahimé - sono fiori bellissimi caduti in disgrazia negli anni).  E c'era pure M.Pia Fanfani che gestiva una rubrichetta in cui segnalava oggetti nuovi per la cucina. Un esempio? Il frullatore!
A proposito, ho rifatto per il blog il dolce che appare a destra nella foto in alto. E' una crema in cui affogano delle ciliegie. L'ho portato a una cena di amici e ha avuto un certo successo. Ve lo posterò domani.
N.B. La serie Ricettari non finisce qui...

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