venerdì 11 ottobre 2013

Uova al vapore: prova d'autore

Un antipasto che sa d'estate ma non ho potuto fare a meno di proporvelo ora che dopo mesi l'ho sperimentato. Primo: l'idea base é di uno chef stellato, Alfio Ghezzi, al lavoro presso la Locanda Margon, alle porte di Trento. Cosa fa l'amico? Cuoce al vapore una miscela fatta principalmente di uova, panna e grana racchiusa in un "fazzoletto" di pellicola. Il suo piatto é molto più raffinato del mio. Arricchisce la miscela con sugo di morchelle spadellate e serve quella che chiama omelette con i funghi suddetti, asparagi e foglie di spinacini. Io l'ho servita con un passato di tonno, capperi e salsa aurora, molto più prosaicamente.
Comunque, le dosi per tre porzioni sono:
2 uova e tre tuorli
60 g panna
20 g grana
sale e pepe
Frullato il tutto, si racchiude nella pellicola, si chiude con un elastico e si sistema nella pentola a vapore.
Si lascia cuocere per circa mezz'ora, quindi si fa raffreddare e poi si affetta (il cuoco Ghezzi indicava una cottura di 10 minuti a 83°!). Verso fine cottura, incredibilmente il "cartoccio" si scoprirà gonfio come vedete nella foto. Aggiungo: niente di strepitoso - il mio - in quanto a sapore ma sperimentare é eccitante e a volte il gusto deve per questo passare in secondo piano.

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