Due rustici veloci e appetitosi

 

Pizzette di sfoglia farciti da peperonata. La sfoglia si ritaglia a tondi e si punzecchia ben bene. Si farcisce e si inforna per mezz'oretta. Pronti da gustare! vogliamo offrire tranci di pizza, sempre con la pratica sfoglia? Ecco qua. Pomodorini spadellati in olio e aglio piu' un peperoncino (e ovviamente del sale) e "fiocchi" di ricotta. Che non si scioglierà ma sarà assai piacevole al gusto. Non scordarsi di punzecchiare la base di sfoglia!

Le uova sode cinesi

 

Il mio simpatico barista-tabaccaio é un ragazzo cinese e, come tutti i  suoi conterranei, per non rubare tempo al lavoro mangia qualcosa in un angolo del suo bar, Un giorno lo vedo addentare uova sode...Gli chiedo e scopro che le uova sode alla cinese si fanno cosi'. Si fa sciogliere del sale grosso in una pentola piena di acqua mettendola sul fuoco (diciamo due litri e 5 manciate di sale). Si fa raffreddare. Si mettono le uova in un contenitore e si ricoprono di questa acqua salata. Occorre un peso affinchè le uova nell'acqua salata non galleggino. Si ripone al fresco,  per 20-25 giorni. Poi si lessano e si mangeranno delle deliziose uova appena salate. 

Ciavai o colomba pasquale?

 

Questa assoluta leccornia si fa a Chiavari (da cui Ciavai) nelle occasioni importanti. Per chi ama i dolci al cucchiaio é irresistibile. E può essere una sensazionale alternativa alla colomba della tradizione. Occorrono principalmente fettine di pan di Spagna, zabaione, panna montata e amaretti. Per otto persone ci vuole uno zabaione fatto con sei uova, 80 g di zucchero fine e 6 bicchierini di Marsala. Gli amaretti saranno, se piccoli, 12 circa. Si frantumano e si imbibiscono con rhum o Curacao. Di panna montata 4-500 g. Di pan di Spagna 7-8 fettine, anche queste imbibite con Curacao. Gli strati cominciano con il pan di Spagna, poi amaretti, panna e zabaione. Poi di nuovo panna e pan di Spagna. Altra panna e amaretti sbriciolati con spolverata di zucchero al velo. La tradizione avrebbe voluto lingue di gatto tutt'attorno. Ma io avrei dovuto andare a comperarle... 

Quasi una vignarola al forno

La padellata di carciofi, piselli e fave che a Roma va sotto il nome di vignarola é uno dei contorni che preferisco. Anzi é spesso un piatto unico se seguito da frutta. Stavolta mi é venuto in mente di spadellare appena carciofi, piselli e patate in aglio, olio e prezzemolo e di sistemare il tutto in forno assieme a parmigiano e uova sbattute con sale e pepe. Su otto carciofi scartati al massimo, due patate medie e una grossa manciata di piselli ho usato due uova. In forno per 20 minuti ed é pronto. 

La scenografia conta!

 

Non sono altro che gnocchi. Colorati però da succo di barbabietola. E poi appoggiati su un filo di fonduta alla fontina. Quindi, petali di viole del pensiero e foglioline di insalata verde e rossa. Così due patate diventano un piatto stellato!