Le pepite di Halloween

 

Non sia mai che passi Halloween senza un piatto a base di zucca. Quindi, ecco le pepite, delizioso primo, sofisticato quel tanto che basta. 

Per 4 persone occorrono:

400 g zucca già pulita, 30 g grana, 3 cucchiai colmi di riso, 1 uovo, 20 g burro + panna da cucina e uno o due amaretti

Si lessa la zucca e la si fa insaporire nel burro. Si lessa il riso in brodo e si mescola alla zucca. Si uniscono uovo e grana e si riempiono delle formine da forno. Mezz'ora a 180° e poi sul piatto da portata. Panna riscaldata sotto e sopra e una bella spolverata di amaretto sbriciolatissimo. 

Riecco la juta! In una interessante torta salata

 

Quasi per fare uno scherzo agli amici... Provate, provate. Poi vi dico cosa c'é dentro. E sulla base di brisé (del supermercato) cotta in bianco, avevo messo foglie di juta spadellate con olio e aglio e qualche peperoncino detto ocra. Che ha avuto lo stesso trattamento. Poi pezzetti di fontina e per finire una ricopertura di puré. Di nuovo in forno per venti minuti avendo l'accortezza di coprire con carta metallizzata i bordi della torta. Dopo che l'hanno gustata, sorpresa! Era juta?! Erano ocra?! Comunque, l'avevano apprezzata. Perché una doppia cottura? Ho sempre paura che il fondo di pasta non si cuocia bene...

Un dolce di Gabri

La ricetta l'ho trovata su un quadernetto di mia sorella Gabri. E' squisito ma poco adatto a chi ha problemi di colesterolo (e pure di glicemia). La particolarità é che é fatto, anche, con i tuorli di uova sode! Poi zucchero al velo, burro, biscotti tipo savoiardi e rhum. Io ci ho aggiunto mandorle e una ganache a ricoprire la squisitezza. Allora, per sei persone occorre sodare sei uova e recuperare i tuorli. Il bianco sodo é un ottimo spezzafame, non appetitoso ma efficace. Si mescola un etto e mezzo di zucchero al velo in altrettanto burro rammollito. Si bagnano con rhum (o rhum e acqua) almeno una decina di biscotti savoiardi o quelli detti di Novara e si foderano fondo e pareti di uno stampo di diametro di 15 cm precedentemente coperto di carta da forno inumidita. Ora si unisce burro, zucchero, tuorli sodi e un pochino di rhum e si ottiene una bella crema. Io ci ho unito mandorle a pezzetti e i ritagli dei biscotti inumiditi di rhum. Si riempie lo stampo e si mette in frigo. Il mio ci é stato una notte e qualche ora. A questo punto ho sciolto alcune tavolette di cioccolato in un po' di panna e ho versato sul dolce. Ho di nuovo ricoperto di mandorle e ho servito.

Toast di carne cruda

 

Per me che amo le tartare, niente é piu' appetitoso. L'impasto sul pane tostato, infatti, potrebbe essere una ottima tartare se non si passa la carne al mixer ma si taglia al coltello.

Per 4 toast occorrono:

150 g di manzo scelto, mezzo avocado, il succo di mezzo limone, una piccola cipollina, un cucchiaino di capperi, un cucchiaino di senape, sale e olio.

Si passa il tutto al mixer e si spalma sul pane caldo. Una goduria!

Palline alla rapa rossa

 

Un primo gustoso e... laborioso. Però,  per variare, vale la pena di provarlo. Quanto meno in una giornata di pioggia, come ho fatto io...  

Per 4 persone occorrono: 320 g di patate lesse, 200 g di rapa rossa cotta, 320 g di farina 00. Per la fondutina: 200 g di fontina, 100 g di latte, 15 g di burro. Per decorare: grana e mandorle

Prima operazione: fare degli gnocchi alla rapa rossa. Si lessano le patata, si passano e si uniscono alla rapa rossa ben frullata. Si sala e si mischia il purè rosa alla farina. Si compongono delle palline e si lessano, in acqua bollente salata. Prima della cottura, si procede a fare la fonduta su cui verranno servite. Si taglia la fontina a pezzetti a si lascia in ammollo nel latte per un'oretta. Poi si unisce il burro, si mette in pentola e si fa sciogliere bene. Nel frattempo, le palline saranno pronte e quindi ecco l'impiattamento. Fondutina, sopra le palline rosse, spolverata di parmigiano e di mandorle a scaglie. 

I paltas dedo (ovvero gli avocado-dito)

Per ora qua non si trovano ma questi piccoli avocado (come mini cetrioli) tipici del sud America non tarderanno ad arrivare. Perchè i paltas dedo sono una delizia: dolci, morbidi come burro e senza seme! All'interno si trova una pellicolina lunga un centimetro ma nessun seme. Li ho avuti in regalo dalla mia colf peruviana e poichè volevo gustarmeli subito li ho conditi assieme a pomodorini e cipolla con olio, sale e limone. Banale ma appetitoso. La prossima volta saranno con salmone oppure gamberetti o tonno e erba cipollina... Forse, non dovrò aspettare un anno, dopo le prossime ferie della mia Gloria, ma mi appariranno su un banco del mercato. 

 

Peperoni farciti (come cozze)

 

Perchè farciti come cozze? Perchè ho sentito in tv che a La Spezia, i cosiddetti muscoli vengono farciti con questo ripieno che state per leggere. Gli spezzini, va sottolineato, le cozze le chiamano muscoli, senza discussioni. Sicchè, ho preso un bel peperone e l'ho aperto e pulito. Ho ammollato in un po' di latte tre fette di pancarré che poi ho strizzato e frullato assieme a  130 g di mortadella. Ho aggiunto un uovo, 70 g di grana, prezzemolo e timo. Ho riempito le mie falde di peperoni e le ho infornate fino a doratura (a 180°, per una mezz'oretta). Decisamente appetitosi!