martedì 19 luglio 2011

Sgabei, testaroli e panigacci: siamo in Lunigiana

Durante una breve vacanza in Lunigiana ho incontrato gli sgabei. Non li avevo mai sentiti dire: sono come gli gnocchi fritti vicini di casa della zona che é un po' ligure, un po' toscana, un po' emiliana.
Ben più noti i testaroli, un primo tradizionalissimo di Pontremoli e dintorni. Sono delle specie di crepe fatte con sola farina, acqua e sale che poi si tagliano a losanghe e si fanno "rinvenire" in acqua caldissima ma non bollente. Quindi, si condiscono con pesto o solo olio e formaggio.
E poi ecco i panigacci. Nella foto i "testi", cioé delle forme di terracotta su cui i panigacci si devono cuocere. Anche se la paternità è di Podenzana, vicino ad Aulla, somigliano in tutto e per tutto alle piadine romagnole.
La differenza é la cottura. L'impasto si mette tra un testo e l'altro (prima arroventati, anche in forno) per pochi minuti e sono pronti. Altra differenza é che si mangiano caldi e non freddi come le piadine. Sempre però con salumi o formaggio molle.

3 commenti:

  1. Non sai quanto abbia cercato un testo in terracotta, noi in Liguria ne abbiamo per la farinata, ma sono in rame stagnato, così neanche l'ombra!!
    Toccherà fare un giro da quelle parti così assaggio anche gli sgabei....i testaroli, beh quelli li conosco come la mia pancia!!!

    Un saluto e occhio al microonde!!

    Fabi

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  2. scusa dove possiamo trovare i testi a comprare???

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  3. scusa dove possiamo trovare i testi a comprare???

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