Questo interessante piatto proviene dalla Franciacorta, più precisamente da Rovato. E' cioé una ricetta storica, tradizionale. Me l'ha fatta conoscere la mia amica Carlina ed io l'ho sperimentata aggiungendovi i beneamati carciofi che fra poco spariranno dal mercato. Altra variazione importante che mi sono permessa di fare é stata quella di non usare il cappello del prete ma il reale di vitello. Meno "bello" ma forse più saporito. Questo ha comportato una cottura molto meno lunga.
Per sei persone occorrono:
1 kg di reale di vitello
2 l e mezzo circa di acqua calda
1 dl di olio evo
30 g burro
2 acciughe salate
1 cipollina e 2 spicchi d aglio
pangrattato o maizena
sale e pepe
vino bianco
Si fanno soffriggere nel burro l'aglio, la cipolla e le acciughe. Tutto ben tritato. Quindi si fa rosolare la carne salata e pepata. Si sfuma con il vino, poi si aggiunge l'acqua e si fa cuocere per un'ora e mezza. Si schiuma se occorre, quindi si versa l'olio. A questo punto io ho unito i miei carciofi ben puliti e teneri. Si continua la cottura per circa 20 minuti poi si versa la manciata di pangrattato o la maizena diluita in acqua o brodo e si cuoce ancora per 10 minuti. La carne dovrebbe essere pronta. Se il sugo non fosse abbastanza ristretto, lo si fa addensare. Nel bresciano, il manzo all'olio si serve con la polenta. Il mio sugo non é venuto denso ma il sapore era davvero ottimo. La mia amica dice che qualcuno aggiunge al "brodo" qualche cucchiaiata di grana...
mercoledì 26 aprile 2017
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