Non si presenta benissimo (pure la foto fa pietà) ma é molto buona. Grazie soprattutto alle dolcissime mini-pesche che crescono in Sicilia, alla falde dell'Etna. Si chiamano in più modi: oltre ai nomi nel titolo, anche quello che usa il mio fruttivendolo: peschine. Ve le avevo presentate anni fa, la prima volta che le avevo viste. Sono davvero squisite. Le ho abbinate all'uva senza semi e sistemate su una coltre di crema pasticciera.
Le dosi sono queste per 6-8 persone:
una decina di peschine snocciolate e aperte in due
un grappolino di uva senza semi
due savoiardi o altri biscotti
per la crema: uova (4 tuorli), zucchero (120 g), latte (4 hg), farina (40 g) + buccia grattugiata di limone
per la frolla: farina (250 g), burro (120 g), 2 tuorli, grattata di buccia di limone, vanillina
C'é bisogno di tante spiegazioni? Non credo. I savoiardi li ho messi sbriciolati sopra la base di frolla ovvero sotto la crema. La cottura é sui soliti 40 minuti a 180°.
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