Un vero comfort food questa minestra-zuppetta che é piaciuta molto a tutti. L'idea é partita da un avanzo: quello della tempestina che giaceva in un sacchetto da mesi. E anche questa é una pasta é molto... comfort, visto che ci riporta ai tempi spensierati dell'infanzia.
Dunque, per 4-5 persone occorrono:
circa 280 g lenticchie piccole (tipo Castelluccio)
vino rosso q.b. a ricoprirle
100 g prosciutto crudo
1 sacchetto di funghi secchi
2 dadi vegetali
150 g pasta tipo tempestina
1 bicchiere di salsa di pomodoro
parmigiano, olio
Le lenticchiette si sommergono di vino rosso (io ho usato un Dolcetto) e ce le ho lasciate un'oretta (sul sacchetto le istruzioni non prevedevano ammollo). Messi a bagno i funghi e risciacquati bene, si tagliuzzano. Così come va tagliuzzato il prosciutto. Poi, in un tegame con un po' di olio si fa rosolare il prosciutto, si aggiungono i funghi, le lenticchi col vino, i dadi, la salsa e si allunga con acqua. Si fa cuocere quanto occorre (é bastata mezz'ora circa) e 5 minuti prima della fine si versa la pasta. Si aggiusta non solo di sale se occorre ma anche di acqua se si vuole la zuppetta più brodosa. A lui, il mio adorato maritino, sarebbe appunto piaciuta più brodosa. Uffa, mai che sia entusiasta di un mio piatto. Uffa.
martedì 11 dicembre 2012
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