martedì 17 gennaio 2012
E li chiamano grugni...
Sono stata nella mia adorata Fabriano, la cittadina della mia famiglia materna, dove ho trascorso molti mesi della mia infanzia assieme con mia nonna Maria (a lei é dedicato il mio blog) e gli altri zii, non meno adorati. Stavolta una sorpresa: per le strade e nei negozi di verdure erano esposti i "grugni". Io non so botanicamente come si debbano chiamare. So che i contadini li raccolgono in campagna e li portano in città a vendere. Parentesi: a caro prezzo, direi. E' una cicorietta che sicuramente fa parte della misticanza, almeno qui nelle Marche, e che una volta cotta, é deliziosa. Niente affatto amara. La sua particolarità é anche questa: appena estirpata, le foglie si chiudono a ombrellino quasi volessero proteggere le radici (si vede bene nella seconda foto).Come diceva nonna: non si finisce mai di imparare!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Mai visti prima, quindi grazie!
RispondiEliminaNon li conosco. Istintivamente ho detto Tarassaco ma non saprei.... Mi piacciono comunque queste erbette dei campi .. !
RispondiEliminaNoi la chiamiamo cicoria dolce e ancora se ne trova nelle campagne, non come tanti anni fa.
RispondiEliminaFondamentalmente è cicoria frastagliata selvatica, volgarmente nelle Marche "grugni". Ne esistono di varie specie, vanno ovviamente cotte, perdono l'amarognolo nativo, sono buone ed hanno molte proprietà nutritive.
RispondiEliminaFondamentalmente è cicoria frastagliata selvatica, volgarmente nelle Marche "grugni". Ne esistono di varie specie, vanno ovviamente cotte, perdono l'amarognolo nativo, sono buone ed hanno molte proprietà nutritive.
RispondiElimina